Sarò breve.
Non conosco onestamente
il mistero
che si cela
nelle teste di noi umani.
Non siamo tutti uguali,
ci hanno detto,
quelli che ci studiano da anni.
C’è chi
ama la polenta,
chi il risotto,
chi sacrificherebbe suo fratello
per il pesce rosso.
Chi si cura
con acqua e preghierina
chi non rinuncia alla sua dose di anfetamina.
Chi aspetta l’apocalisse per fine mese,
chi non crede alla morte
fuori dal suo Bel Paese.
Chi si immolerebbe
per l’ultimo politico corrotto,
chi non vota dal ’68.
E mi dico
che alla fine è tutto un cerchio
un anello da percorrere
negli anni.
Un ciclo di stagioni non può andare all’indietro,
siamo in autunno e questi i suoi malanni.