Rallenta,
non cambiare corsia,
solo rallenta.
Le tue labbra combaciano,
i tuoi incisivi sfregano.
Quella musica in testa ormai la riconosci.
Il fandango procede
con andamento crescente.
Rallenta.
Sciogli le nocche bianche
e distendi la mente.
Non occorrerà diventare
vento o onda o sabbia,
non servirà
sorvolare leggeri nell’aria
con l’enfasi astratta
di una talpa senza pelo.
Cerca il silenzio nascosto.
– confida nel deserto –
Non sarà nelle tue narici
dove il fruscio dell’aria
scompiglia,
come il vento fra i salici.
Non sarà nel tuo cuore,
con il suo continuo
battito vitale.
Non cercarlo nella tua mente,
lì c’è un fandango, ricordi?
Trovalo
nella tua gola, quando taci
nei tuoi occhi, quando guardi
fra i suoi capelli, quando li baci.