“Pioverà” è la prima delle poesie presenti ne “Il Logorio della vita moderna”, giusto per entrare subito subito nel tema poco lieve della raccolta (a dispetto del titolo insolito per una raccolta di poesie).
In questo video Rodolfo Vettor ne legge una versione alternativa, leggermente più lunga rispetto a quella che poi ho pubblicato.
La sua eccellente interpretazione le ha dato nuovo lustro, almeno per le mie orecchie.
Pioverà stanotte.
Nuvole nere si
addenseranno
sulle nostre
teste ignare
e pioverà.
Veloce come il tuono che segue il lampo
la bufera compressa si espanderà,
con le sue lunghe dita ad arco
afferrerà i movimenti
e le coincidenze
i più piccoli rumori
che scricchiolano di notte
il fermento dell’uva
il sospiro del pero acerbo
le incostanze, le falsità,
le malizie,
le tante e sconosciute
forze che tengono
tutto insieme.
L’estasi, la ragione
i mille coinvolgimenti,
tutto infrangerà
con mille spilli d’argento.
Al risveglio
intorpiditi
osserveremo
l’asfalto lucido
e irrorato,
le nubi ormai rade
e i ciclamini brilli.
E sentiremo,
con una tazza di caffè
ancora caldo fra le mani,
che tutto da sempre accade,
a noi resta solo
dolore o meraviglia.