Passo dopo passo,
solo uno strato di gomma
separa i miei piedi dalla strada.
Sento
un contatto
primordiale e antico.
Passo dopo passo
alla terra io mi ricongiungo
e ritorno in me,
mi afferro
– volatile e leggera –
come l’aria fresca che spingo
giù, in fondo ai miei polmoni.
Ritorno all’essenziale.
Il mio sguardo affamato e ingordo
è finalmente libero di vagare
ed io mi aggrappo
alla fatica nelle mie gambe,
ai muscoli che scaricano
forza ad ogni mio passo,
al sangue sospinto verso il cuore.
Forza, fatica e spinta,
stabili e reali,
su di loro posso contare,
mentre
i mei piedi calcano la terra.