Non ci sono parole nuove 

Non ci sono parole nuove
per me, questa notte.

Le ho sentite sgretolarsi
come tufo
scosse dai brividi e dalla paura.
Polvere quotidiana
sull’asfalto consumato,
fra gli ingranaggi
dei miei gesti consueti.

Han smesso di danzare
come mosche fastidiose
sulla pelle.

Han smesso di rosseggiare
invitanti,
come lucide ciliegie mature
da cogliere.

Vivo di oblio,
in questa nuova anoressia.

C’è solo vento
nelle stanze della mia ragione,
vento secco che solleva le tele
e svela il nulla da raccontare.

Non ci sono parole nuove
per me, questa notte,
mi resta un silenzio cocente
e letargico da cullare.

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