L’isola di Gary: paesaggi di guerra e di pace

Non c’è dubbio che oggi l’umanità intera si trovi ad un bivio: se la nostra nave non cambia rotta, nelle coscienze e nei modi di produrre e di consumare, andremo a sbattere contro un iceberg.
Contro il consumismo sfrenato e la corsa all’apparire dei nostri giorni valgano le parole dell’imperatore romano Marco Aurelio, seguace dello stoicismo. Nel I libro dei Pensieri, ricordando con gratitudine tutti coloro che avevano contribuito alla sua educazione e al suo avviamento alla filosofia, Marco Aurelio cita con affetto il padre adottivo, l’imperatore Antonino Pio, che «né aveva la frenesia di costruire, né si preoccupava troppo della tavola, dei tessuti e dei colori delle vesti, della bellezza degli schiavi». E subito dopo lo ringrazia per avergli inculcato che «si può vivere a corte anche senza bisogno di guardie, di vesti sontuose, di candelabri e di statue e di altri lussi del genere, ma che ci si può anzi ridurre a vivere quasi come un privato cittadino, pur senza perdere in dignità né trascurare i doveri che un sovrano deve compiere nell’interesse dello Stato». Marco Aurelio delineava uno stile di vita in armonia con la natura, un ideale, antico e nuovo, di felice sobrietà di cui, oggi più che mai, abbiamo bisogno. (Sandro Marano)

Felice di essere in questa antologia curata da Maria Pia Latorre, con prefazione di Sandro Marano e tanti ottimi poeti.
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