Le stelle mi hanno teso una trappola
questa sera.
Ho seguito ignara il loro richiamo,
ancorata a un tappeto di arenile.
Lo Scorpione sorrideva,
il Grande Carro sostava all’orizzonte,
Berenice scuoteva la sua chioma in fiamme.
Hanno chiamato a raccolta
millemila grilli, calmato ogni vento,
ingannato la Luna, ripulito la volta.
Prima di me
pastori, stregoni e poeti,
barboni e marinai,
piccoli granelli di sabbia
ammaliati e presi da vertigine,
in ogni tempo, in ogni spazio.
Le barriere si fanno sottili.
Tutto è uno in armonia.