L’infinito onore di essere fra le voci dei “nuovi poeti pugliesi” selezionate da Vittorino Curci, in un reading collettivo al festival La Luna E I Calanchi di Aliano.
Sono stata ad altri Festival. Generalmente vengono allestite piazzette, angoli o palchi dedicati alle presentazioni. C’è il romanziere, lo scrittore di testi per bambini, il poeta.
Dopo la presentazione viene venduta qualche copia, lasciata qualche dedica e poi si torna a casa o al limite si va a mangiare un boccone.
La luna e i calanchi è molto altro. L’aggettivo che trovo più giusto per definirlo è corale. Un festival partecipato, dove oltre agli eventi pianificati, si improvvisano concerti, open mic, slam poetry, dove pur di partecipare, i ragazzi dormono in tenda, in macchina o in sacco a pelo o molto più spesso non dormono proprio. Tre giorni di Festival ininterrotti, dal mattino all’alba del giorno successivo.
Il tutto in un paese d’argilla e mattoni, circondato da un paesaggio lunare e dove il passaggio di Carlo Levi ha lasciato importanti segni e suggestioni.