La carpa è nel castello.
Ripeto, la carpa è nel castello.
La turbata libertà degli incanti.
Il movimento.
Il motore poetico, la motrice.
La materia.
Oscura, radioattiva, vischiosa.
Il tessuto dell’universo.
Il dolore pulsante e cieco.
Il gioco e la candela.
Il Greco. Alfa, beta, gamma.
La cassetta degli attrezzi.
Tutti gli attrezzi.
Un davanzale.
Quegli scalini a scendere.
Un inciampo, una battigia.
Una feritoia nel buio
muschio umido fluorescente.
E il mare che batte,
batte.