La poesia è libera,
non t’appartiene.
Una Musa
te l’ha messa nel petto
e tu la canti.
Non puoi pretendere
riscatto o compenso.
Osserva i tuoi piedi
quando la senti,
perché è da lì che viene.
Da dove ti han portato,
dai tuoi sentieri bui,
dal silenzio di inferi lasciati distanti.
Passo dopo passo
si arricchisce.
Scala dopo scala
si accresce.
Come il pane, diventa fragrante
e puoi sentirne distintamente l’odore.
Come il pane, devi spezzarla
e devi offrirla
senza timore.
Di chi è questa poesia?
Di ogni uomo.