(immagine generata con DALL.E 2)
Cinque Trentasette
Quarantadue Quindici.
Nessuna voce
al termine del tunnel telefonico.
Lo squillo rimbalza sul pendolo fermo,
i cuscini, sul tuo televisore spento,
sul frullatore che hai lasciato
vicino al lavandino,
sulle pentole a scolare,
il contatore da cambiare,
sulla penombra scorticata
dell’unico finestrino aperto,
sull’eco dell’ultimo caffè
con la vicina.
Centoventi secondi di attesa.
Cinque Trentasette
Quarantadue Quindici.
Il mio pollice sulla tastiera
danza senza rimedio
la vivavoce della tua assenza.