Con le mie forbici
ritaglio cartamodelli di carne
disegnati ricalcando
la vita di altra gente.
Imbastisco i vissuti di tela
e poi li cucio fra loro,
con la prepotenza dell’ago appuntito
infilato con i Colori delle mie matasse.
Indosso quegli abiti su misura
e sfilo invisibile fra la gente.
Si viaggia comodi
vestiti di anonimato.