Il Surrealismo è un movimento culturale nato a Parigi dopo la Prima guerra mondiale. Il Surrealismo è amore, poesia, rivoluzione e siccome oggi pare che sia la festa degli innamorati, non posso sorvolare su ciò che ne pensava Breton (padre del Surrealismo) dell’amore.
“Questa parola amore, a cui gli spiriti di cattivo gusto si sono
ingegnati a far subire tutte le generalizzazioni e tutte le corruzioni
possibili (amore filiale, amore divino, amore della patria ecc.),
viene da noi qui ricondotta, è inutile dirlo, al suo senso stretto,
e minaccioso, di attaccamento totale a un essere umano, fondato
sull’imperioso riconoscimento della verità ‘in un’anima e in un
corpo’ che sono l’anima e il corpo di quest’essere.”
Ah! Finalmente un po’ di chiarezza. Un bel colpo di rasoio (di Occam) e il surrealismo ci restituisce un concetto di amore privo di vincoli e limiti sociali (ricordo che siamo negli anni 30 del ‘900, cioè quasi un secolo fa).
Infatti, rifacendosi alla psicanalisi di Sigmund Freud, questo movimento vuole porsi come mezzo di liberazione dai freni inibitori, scrollarsi di dosso una moralità ormai considerata sorpassata e andare oltre la ragione, così da dare voce all’inconscio.
Vi lascio qualche opera surrealista a tema e una poesia di PHILIPPE SOUPAULT.
DILETTA
La donna che amo non sa far la maglia
sa sognare sognare sognare
e i suoi sogni son nubi di lana
gonfie di variopinta speranza
che il crepuscolo richiama.Sa stirare a meraviglia
le meraviglie rosse e blu
tutto quanto è crepuscolo e miracolo
per l’erbario dei ricordi
e le lunghe serate d’inverno.La donna che amo sa amare
ciò che pesa come il dolore
è duro come il domani
e inquieta come i giorni di festa
quando tutto è meglio del peggio.