Alberto Rizzi

Alberto Rizzi nasce ad Arco (TN) nel 1956, ma trascorre la sua vita in Provincia di Rovigo. Dopo aver lavorato come insegnante di Storia dell’Arte, si dedica principalmente alla comunicazione artistica, sia scritta che visiva, a partire dalla metà degli anni ’70.

Dal 1991 si occupa professionalmente di poesia, con un vasto repertorio che comprende 27 raccolte, di cui 5 pubblicate ufficialmente e le altre autopubblicate. Negli ultimi anni ha esteso il suo lavoro alla narrativa, pubblicando due romanzi: I pesci nel barile (Vicenza, Ed. Saecula, 2013) e Uomini non di questo tempo (S. Donà di Piave, VE, 2022). La sua raccolta Verba, in attesa di (auto)pubblicazione, è già disponibile gratuitamente sul sito La Recherche, insieme alla versione riveduta e corretta del 2015 di Poesie dell’uccidere in volo.

Negli anni ’90, frequentando il mondo dell’Arte Postale, ha realizzato quattro raccolte di poesia visiva e una illustrata da mailartisti italiani e stranieri, tutte autopubblicate. La sua produzione artistica si è intrecciata con la sperimentazione visiva, arricchendo il panorama della poesia contemporanea con contributi innovativi.

Rizzi è presente in 24 antologie, tra cui due personali: una pubblicata nel 1998 da Progetto Siderurgiko di Rionero in Vulture (PZ) e un’altra nel 2019 per La Linea dell’Equatore di Civitavecchia (RM). Tra le antologie collettive più significative a cui ha partecipato, spiccano Piccola antologia ecologica (Viadana, MN, Ed. Lato Selvatico, 2011), che raccoglie autori italiani e stranieri, e il World Poetry Yearbook 2014 (Pechino, Ed. The Earth Culture Press, 2015), in cui ha rappresentato l’Italia insieme ad altri poeti nazionali.

Ha pubblicato poesie, articoli e saggi su numerose riviste, fanzine, siti e blog online, ma ormai da anni ha smesso di tenerne un conteggio aggiornato. La sua produzione, variegata e poliedrica, lo rende una figura attiva e sperimentale nel panorama letterario contemporaneo.